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ALLA SPERANZA - Castelfranco Veneto (TV)

Powered by Sararlo 01 May 2006 ·

Alla Speranza, per noi, è un po' come uno di quei "cuori" di cui Veronelli ha sparso memoria lungo le tavole di Enotria. Nulla di particolare, anzi nulla di che nella quotidianità. Un locale per Blue Collars che, nel 99% dei casi, può non dire nulla all' avventore di passo. Il servizio, infatti, può essere standard per pasti a bonus prestabilito, così come può avere colpi d'ala d' eccellenza, quando si sa stabilire un link privilegiato con chi è l' anima di questo autentico locale di "resistenza umana", ovvero il pater familias Dilario Mion. In sostanza, queste note sono a lui dedicate. Qui vi abbiamo celebrato la I° Frattaglialonga; qui abbiamo presentato un libro significativo del "Gastronuata" Davide Paolini: L' arte di far la spesa e la cucina della memoria; qui abbiamo portato, per una riflessione sulla cucina del territorio, gli amici dell' Accademia Italiana della Cucina. Per un  insieme di tutti questi motivi, ad un locale che mai potrebbe entrare in una Guida gastronomicamente corretta (manco rozza), abbiamo voluto dedicare il nostro 1000° post su IDR.   

Abbiamo già parlato di locali "Panda", intesi come quelle Trattorie che, pur attendendosi al low cost a dimensione familiare, sono in grado di assicurare adeguata e conseguente esperienza gastrocompiuta. In merito vogliamo ricordare "L'Osteria dall'Armi" che, come è femmine, è stata per noi fonte di gioie et dolori (dolori da web, ergo circoncisi, cioè no, limitati, come un raffreddore).

Se voi cliccate su Castelfranco Veneto, immediato verrà il link, "Città del Giorgione"; noto Pittore, colui che ha posto le basi del Rinascimento pittoriale.
Troverete dedicati Liceo, Autoscuola, Bar & Pizzeria. Tuttavia, tuttavia nella vita bisogna sempre guardare oltre, nella speranza di trovare di meglio.
Meglio del Barbarella, detto Giorgione? Impossibile. Meglio della "Sushi Giorgione Limited" ? Possibile, una Speranza in più.
Anzi "Alla Speranza" by Mion Family.

Da fuori non gli date due lire, anche se è a 50 metri dalla Cerchia Muraria et Millenaria. Invece del valletto, a condurvi in entrata, troverete un bassotto, probabilmente dal pedigree incerto. Entrate. La parade di blue collar seduti e trituranti indica collegamenti operativi a linee telefoniche, riasfaltature stradali et similia.. Garanzia? Si', tra gli occhi del Pater Familias, al secolo Dilario, evidente disguido anagrafico di più regolare Ilario.

Gestione familiare, ci mancherebbe. Restyling by anni '80, di quando c'erano "I Cugini di Campagna" e la New Age o Enya erano di..là da venire.
Alla Carta? Mah sì, se siete al primo approccio, ma se vi fidelizzate, anche via web, pardon, si dice NG, fate prima.

Alle ouvertures potete giocare di Coppa & Soppressa, con Sottaceti by home & not Saclà. Sì, Ok, ma se vi tenete per il dopo potrebbe essere meglio.
Dopo che potrebbero anche essere dei Nervetti che manco lì ove sono nati, tra Sile e Cagnan, potreste trovare uguali. "Petano", allappano; cioè, no, come si dice, ve li allappate; pochi alla volta e, prima di masticarli, sentite che è ancora più divertente dividerli bipartisan tra lingua et palato.
Scontato? No. Sono ancora in pochissimi a permettervi di farlo. La cottura deve essere lenta, lentissima, a passo d'uomo, e serviti tiepidi, con 'na trifolata di pepe in zona Cesarini, sul piatto. Una Speranza per il futuro, certo, qui, ora et semper.

Sui primi. Dipende, anche dal giorno. Premessa. Non siamo in un JRE; ci troviamo, come già detto, in un locale per "Blue Collar" di cui, molti, approdano con il ticket pre-pagato dalla casa; ma è proprio qui il bello: la qualità, comunque, si trova, nelle pieghe del pre.contratto predosato.

Le Lasagne ai funghi , alla Carne o al Radicchio si possono trovare, a seconda della stagione. I Bigoli al sugo di Aringa o di Cavallo si incontrano, così come le
Frattaglie.

Di venerdì la Zuppa di Pescio è vera, con crostini agliati che, tuttavia, non vi accompagnano di retrogusto sino al caffè del giorno dopo. E qui ci sta il segreto, segreto che ci riporta al Dilario che rinviamo, comunque, a poscia.

Di secundis. Il locale, da sempre, intra autoctoni, è rinomato per "TheTrippe" , & Trippe again, manco fosse il twist, anzi, Bossanova & Lambada assortite.
Cazzamali insegna: le Trippe devono sapere di trippe, non servono belletti assortiti e se sin qui si è ragionato di Fassona, qua si trippalia uguale, anche se di Limousine si tratta, forse o magari, chissà.

Al Lunedì vi troverete Il Carrello dei Bolliti. Semplice, senza fronzoli. Il "Rito " è assicurato, con presa in diretta, manco fossimo alla Rai, dai pignatti in calore che fanno incubatrice a polli, manze guancette, lingue vaccine e cotechini di suinità elette.

A latere. Salsa Verde, fatta in casa. Cren (leggi Rafano) che, fino all'annoscorso, traspirava, nel finale, di leggendari sentori di Assenzio. Giardiniera conseguente. Sarà anche della Saclà., forse, non credo, ma il trucco è ben riuscito, qualora ci sia.
L'Assenzio non c'è più, e non per intrusione del Sert, ma perché la Bella Signora, cantata dal Morandi, s'è presa il vecchiotto artigiano, consulente in materia.

Cos'altro? Bah, potete, oggettivamente, trovare un'offerta assortita: una Punta di vitello con i Funghi (veri, non di vasetto multinazionale), così come di altre cose che sanno di stagione e mercato. In inverno strizzate l'occhio al Dilario, non gli parrà vero, et voilà una scena tratta da . "Il Collezionista di Ossa", solo che qua sono suine: "Ossi & Verze Sofegae", tradotto per lo Zingarelli: Ossa e Zuppa di Verze stufate (con pane anziano e riscaldato in forno). Per una volta potete rinunciare a tavola bistellata e non ve ne pentirete. Ah, sale grosso, ovviamente.
Il Baccalà è ineccepibile, come da tradizione vicentina, essendo il confine a pochi chilometri, e anche le Seppie in umido non vi faranno forse inumidire gli occhi di nostalgia d'antan, ma neanche piangere il gargarozzo per lavoro extra.

Sì, perché il Genius Loci, ovvero Il Dilario superstar, è un signore pacioso over'60 che, tuttora, va a scegliersi la bestia presso allevatori locali, dedicati e non certo quotati in Borsa. Si fa tagliare (squartare è solo una parte del rito) la bestia di volta in volta e, poscia, ne serve le prelibatezze, fuori Carta of course, a chi sa che il Pio Bove può dare questo et altro.

Come non parlare, allora, del "Cuore" di Vitello ai ferri, ma, sopratutto, tanto per non fare un esempio banale , delle Cervella di puledro che, ve lo garantisco, sono meglio di quelle vaccine.

Altro? Sì, "La" Fongandina, tanto per dirne una: un mix di polmone vaccino che non si usava più e che andrebbe di diritto nei Panda dei piatti che furono. Ce n'è anche la versione al Capretto, pepita rara. Non è un caso che la prima edizione di quella che fu poi chiamata "Frattaglialonga" si sia svolta achì, all' inizio del 2004.
Volete deposizione scritta? Vi basta Max. Alajmo? Ok, e potevate anche mangiare con le mani, assieme a noi.

Quanto al resto, come dice la commedia, non c'è storia. Buono l'Asiago; qualche francobollo di "Grana" a completare un'esperienza che, di suo, ha già dato molto, se non tutto, fin dall'inizio.

Il Rosso della casa è onesto e sa di blended by Merlot & Cabernet; il guaio è che, come in altre realtà, a volta viene shakerato à la pression, con temperature conseguenti, usualmente dedicate at the beer. Peccati veniali, sì e purtroppo. Tralasciate la Carta; meglio il Rosso ibernato, comunque e che non lo è sempre, per fortuna.
Dessert? Ma daì, caricatevi bene di colesteroli trippeschi, è più divertente e trasgressivo.
La Cuenta? 'mazza. Fate Testa o Croce; puntare tra 20 e 25 è buono, il bingo può farlo chi punta under 20, probabile, non impossibile.

Questo post è il mio 1000° su Idr, di cui, chiaramente e giustamente, non gliene può fregà dè meno a ninguno.
E'dedicato all'Amico virtuale ( "omissis", a sua salvaguardia presente e futura, non si sa mai.), anche e in quanto Mastro Cerimoniere del suo Coro (il locale, potenzialmente, può arrivare a 100 coperti), ma soprattutto, è dedicato a chi, indipendentemente da Stelle, Coppole o Canguri, si diletta al piacere dello stare a tavola, qualunque essa sia, se onesta e sincera.
Hola, a tutti Voi.

 

Categoria: Sararlo Graffiti

Tags: Dilario Mion, Idr

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