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IL PROFUMO DEL FUTURO di Romina Savi

bySararlo 18 September 2009 ·
IL PROFUMO DEL FUTURO di Romina Savi

Romina Savi è un' appassionata del Gastromondo che frequenta sia per piacere che per motivi professionali, l'uno  ad implementare gli altri e viceversa. Bocconiana, per vari anni ha collaborato con il Gastronauta Davide Paolini e da quasi un lustro è responsabile della comunicazione per le diverse attività della Famglia Alajmo e quindi per Le Calandre, Calandrino, Montecchia, In.gredienti. E' titolare di un' agenzia ( www.blancdenoirs.it ) e cura, come personal trainer, comunicazione e immagine di alcune aziende nel campo della ristorazione e dell' enologia. "Nostra" Inviata  speciale a Firenze ci racconta un inedito evento, all' interno di "Fragranze", creato in quelle terre di mezzo sensoriali che stanno tra profumeria, design, mondo del vino.

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Firenze, Stazione Leopolda, Spazio Alcatraz. Due giornate intense, 11 e 12 settembre 2009, impregnate di “Fragranze”, la settima edizione della più blasonata fiera dedicata alla profumeria di alta gamma.

Niente marchi commerciali. Solo artigiani del profumo, che nelle loro creazioni trasparenti hanno racchiuso un bouquet unico, fatto di emozioni, sensualità e passione.

Accolti da una cascata di bolle bianche, ecco aprirsi negli spazi della Stazione Leopolda, le creazioni di 150 maisons - italiane, francesi, inglesi, giapponesi e persino norvegesi – sintesi di un piccolo universo odoroso, nel quale è concessa ogni sperimentazione e provocazione olfattiva (come ad esempio i profumi di “Etat libre d’Orange”).

Il clou di “Fragranze” è stato il simposio intitolato “Il profumo del futuro”, organizzato da Futuretaste in collaborazione con Givaudan, multinazionale produttrice di essenze e aromi alimentari. Condotta da Davide Paolini, questa tavola rotonda, durata due giorni, ha visto importanti testimonial, provenienti da mondi apparentemente distanti a quello della profumeria (architettura, design, enologia, pubblicitario), trovare punto di accordo (e disaccordo) su “dove andrà l’odore del futuro”.

Alla prima tavola rotonda, intitolata “SCENARI STORICO- ECONOMICI di COSTUME E CICLI DEI PROFUMI”, introdotta da Maurizio Volpi, sono intervenuti tra gli altri, Fabrizio Caprara amministratore delegato di Saatchi&Saatchi Italia, Marco Pallanti – enologo e presidente del Consorzio Chianti Classico, Patrizia Calefato –  semiologa, e Eugenio Alphandery –  direttore e contitolare dell’ Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella. Dopo un’attenta analisi dell’evoluzione temporale del profumo, si è potuto constatare come gli odori seguano il momento storico che sta vivendo un determinato Paese. Quindi non solo moda, costume ed economia sono importanti “sensori” di un mood. Durante periodi di crisi la fiducia si attenua e la paura per le incertezze del futuro è più forte. Emerge così la necessità di condurre uno stile di vita più sobrio e di conseguenza anche i profumi (e relative pubblicità) sono più tenui e rassicuranti. Al contrario, le fasi di boom economico sono contrassegnate da pubblicità provocanti, moda e forme “esplosive” e profumi opulenti. E così è successo anche nel mondo del vino, che nel corso dei decenni si è evoluto positivamente con i cambiamenti dei gusti e tendenze dei consumatori. La seconda tavola rotonda, dal titolo “MITI E REALTA’ DEI NATURALI “, aperta da Maurizio Volpi, ha toccato un argomento assai “spinoso”. La provocazione lanciata era quella che naturale non sempre è sinonimo di qualità. Un odore estratto da un prodotto biologico non è detto che sia costantemente migliore rispetto ad uno derivante da uno non biologico. Hanno partecipato a questo secondo incontro Silvio Ursini per  Bulgari Hotels, Laura Tonatto - creatore di essenze, Alessandro Sgaravatti – produttore di vini naturali del “Castello di Lispida” (PD) e James Heeley - creatore di essenze. Di grande impatto l’intervento di Laura Tonatto, che ha fatto annusare ai presenti il rarissimo e costosissimo olio essenziale della Rosa di Taif,  raccolta in Arabia Saudita utilizzata esclusivamente dal re. Se ne producono solo 16 chilogrammi all’anno, che se fossero messi sul mercato potrebbero essere venduti a 50.000 euro al chilo. Ma nessuno può vendere la rosa Taif: l’essenza, che viene estratta solo con vapore d’acqua e non con solventi,  viene regalata dal re agli uomini che gli sono più vicini e fedeli ed è considerata un grande dono. Questa rosa è stata usata in esclusiva da Laura Tonatto per il profumo destinato a Sua Maestà la Regina Elisabetta II d’Inghilterra,  per “Solista” e per una delle sue ultime creazioni.

La seconda giornata è iniziata con un interessante quiz olfattivo, proposto da Givaudan dal titolo “SENTIRE LE BEVANDE E BERE I PROFUMI”, ossia un gioco di sinestesie volte a sollecitare l’integrazione sensoriale nell’approccio ai profumi (quindi non si beve solo con la bocca ma anche con il naso…) a cui sono intervenuti Giuliana Cesari – titolare di un’ azienda vinicola emiliana;l’ artista Felice Limosani e Teo Musso del Birrificio Baladin di Piozzo (CN) nonchè creatore di un originale chinotto naturale e Lorenzo Villoresi - creatore di essenze. E questa è stata la sessione dove naso e palato sono stati maggiormente sollecitati da una serie di degustazioni “parallele”: profumo di moscato e degustazione di Moscato, fragranza “Tauleto” al Sangiovese e degustazione del vino a cui  è ispirato il profumo, bouquet di birra e degustazione di birra. Con il tasso alcolico abbastanza elevato si è passati all’ultima tavola rotonda, una delle più coinvolgenti per l’argomento trattato: “L’ODORE DEL MONDO: GLOBALIZZAZIONE O GLOCALIZZAZIONE?” . I relatori hanno segnato le tappe di un viaggio attraverso la ”geografia olfattiva” del profumo, che cambia a seconda della cultura, del clima…e del “terroir” dei paesi in cui viene utilizzato. Sono intervenuti gli architetti Paola Navone e Anna Barbara, Bob Noto – fotografo e art director, autore di una mostra sul disgusto “ alimentare”, Enrico Buccella - creatore di profumi e Marcella Bartoletti del gruppo Unilever. Divertente e provocatorio l’intervento di Bob Noto, favorevole alla globalizzazione…soprattutto perché “trovare Mc Donald’s e…una bottiglia di Dom Pérignon nell’angolo più sperduto del mondo, non è poi così tragico!”.

 

Romina Savi

 

 

Categoria: Special Guest Book

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